Come sapete sono una grande sostenitrice della battaglia contro l’abuso (non l’uso) di antiobiotici, soprattutto quando i bambini sono ancora in età prescolare. Come cacio sui maccheroni arriva la notizia che l’Agenzia del Farmaco ha lanciato la campagna “Antibiotici. Difendi la tua difesa. Usali con cautela”.
L’Italia è ai primi posti in Europa per consumo di antibiotici ma non per questo siamo i meno malati. Infatti siamo ai primi posti anche per assenteismo da malattia, sia dal lavoro che dalle scuole.
Come ho detto altre volte, un uso improprio o eccessivamente prolungato degli antibiotici non serve, anzi, è controproducente perché non solo indebolisce il sistema immunitario ma addirittura impedisce il naturale sviluppo di anticorpi.
I numeri legati a questo abuso si sono fatti interessanti e quindi 413 milioni di euro (tanto sarebbe l’ammontare dell’uso eccessivo) ha risvegliato anche il portafoglio del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, che si sono alleati con l’Agenzia del Farmaco in questa campagna.
“Gli elementi di preoccupazione – ha spiegato il prof. Rasi, Direttore Generale dell’AIFA, – sono aggravati dal fatto che in Europa circolano ceppi di batteri totalmente o quasi totalmente resistenti agli antibiotici e se non si interviene promuovendo l’appropriatezza nell’impiego di questa classe di farmaci e attuando strategie di sistema esiste il rischio di non riuscire più a curare infezioni batteriche in corso di trapianti, chemioterapia oncologica, chirurgia ortopedica, terapie intensive ecc. La preoccupazione delle autorità sanitarie è talmente forte da aver spinto alla costituzione, nel Novembre 2009, di una task force transatlantica per affrontare a livello globale il problema delle resistenze”.
Purtroppo l’AIFA nota che l’80-90% degli antibiotici viene prescritto dai medici generici (e molto dai pediatri!) per le malattie delle vie aeree – tipicamente raffreddore o influenza – , in genere causate da virus, e per le quali gli antibiotici sono in realtà inefficaci.
L’invito quindi è rivolto a tutti noi nel cercare, prima di tutto, di informarci meglio e capire se l’infezione che vogliamo/dobbiamo curare necessita davvero di terapia antibiotica. Poi dobbiamo usarli solo ed esclusivamente per il periodo che ci ha prescritto il medico e non proseguire da soli la cura “fino alla fine della confezione” sperando che così la protezione duri più a lungo o la terapia ci renda più forti. È una solenne cavolata perché è l’esatto CONTRARIO!
E ancora: anche quando il pediatra o il medico ce li prescrivono, chiediamo due volte se sono davvero indispensabili o se è solo per “accelerare” la guarigione. A volte, con qualche giorno di pazienza in più, bastano altri rimedi, magari omeopatici o addirittura di buon senso (lavaggi nasali, inalazioni con acqua di Tabiano, fumenti con acqua e bicarbonato, gargarismi con l’aceto ecc.).
Infine: un appello anche i farmacisti che spesso – è capitato anche a me – siccome ti conoscono, ti danno gli antibiotici anche senza la richiesta del medico. NO AL FAI DA TE!!!!!
La campagna dell’AIFA si dispiegherà su stampa quotidiana nazionale e locale, periodici, web, spot televisivi e radiofonici, sale cinematografiche; ci saranno affissioni nelle stazioni ferroviarie e pubblicità dinamica sugli autobus; c’è il sito dedicato www.antibioticoresponsabile.it e il numero verde AIFA 800-571661.
Ci tenevo a parlarne, quale mamma orgogliosa di un bimbo che a 5 anni e 3 mesi ancora non ha mai preso un antibiotico. Informiamoci meglio PRIMA!