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Come scegliere i pannolini migliori: 6 consigli utili

Le mamme e i papà oggi hanno l’imbarazzo della scelta quando si tratta di acquistare i pannolini per il proprio bebè. Sul mercato si trovano numerosi prodotti studiati appositamente per assecondare le esigenze dei più piccoli e dei loro genitori: tra questi, i pannolini sono in cima alla lista.
Come fare a scegliere tra così tante alternative? Ci sono importanti elementi di cui tenere conto, che possono aiutare ad orientarsi in questo campo e grazie ai quali è possibile trovare la soluzione migliore per la salute del proprio bambino ed anche per il bene del pianeta.
In questo articolo daremo alcuni consigli utili per comprare i pannolini in modo consapevole, elencandone tutte le caratteristiche.

Taglia

Dai primi giorni di vita fino ai 2 o 3 anni di età, il miglior alleato dei genitori è proprio il pannolino. La corporatura del bambino, durante tutto questo periodo, non resterà, naturalmente, identica. È perciò essenziale capire, per ogni fase della crescita, qual è la giusta taglia. Questo influirà sul comfort dei movimenti del piccolo, ma assicurerà soprattutto che non vi siano fuoriuscite. Per facilitare il lavoro dei genitori, gran parte delle marche di pannolini seguono uno stesso sistema di classificazione delle taglie, che vanno dalla prima alla sesta. Sulla confezione sono indicati l’età e il peso: i pannolini più piccoli sono per neonati fino a 2-3 mesi e dai 2 ai 5 kg, mentre le taglie grandi vestono i bambini fino ai 18 mesi. In vista del passaggio al vasino, esistono poi i pannolini da allenamento, dall’aspetto più simile ad una mutandina, ma comunque assorbenti. Questa soluzione è l’ideale dai 3 anni di età, per aiutare il bebè a diventare man mano indipendente.

Assorbenza

Il grado di assorbenza è senz’altro un aspetto importante da valutare quando si scelgono i pannolini per il proprio figlio. Ci sono molti fattori che possono orientare la scelta in una direzione o nell’altra, per esempio la frequenza dei cambi, l’età, le abitudini del bimbo e persino la stagione. Tra le diverse alternative, il tipo di tessuto gioca la sua parte: non necessariamente un pannolino spesso e pesante è il più assorbente. Il materiale di cui è fatto determina il modo in cui intrappola e distribuisce l’urina ed è, principalmente, di due tipologie: in cellulosa o SAP. La differenza? Il primo è simile ad una spugna, vale a dire che trattiene il liquido, ma può rilasciarne una parte; il secondo è un polimero sintetico che lo trasforma in una sorta di gel ed è capace di imprigionarlo efficacemente, senza fuoriuscite. In generale, comunque, è preferibile optare per un prodotto che mantenga il bimbo asciutto e assicuri protezione e igiene.

Comfort e praticità

Da non sottovalutare c’è la comodità dei pannolini, intesa sia come praticità di cambio per i genitori, sia come ergonomia e confortevolezza per il bebè.   In linea di massima, possiamo suddividere i pannolini in due macro-categorie: quelli a strappi laterali e quelli a mutandina. Se l’uno è il più adatto per cambi frequenti e veloci, in virtù delle linguette apribili, l’altro garantisce al piccolo più libertà di movimento, in quanto, di norma, la mutandina è più aderente e leggera. L’età è, in questo caso, un fattore rilevante: durante i primi anni di vita è più efficace un pannolino tradizionale, perché dà maggiore assorbenza ed è facile da sostituire; quando il bambino inizia ad essere più autonomo, a gattonare e camminare, allora la mutandina può rivelarsi più comoda, sia per permettergli di muoversi liberamente, sia per allenarlo ad utilizzare il vasino.

Pannolini biodegradabili

Negli ultimi anni, il tema della sostenibilità è sempre più sentito. Anche rispetto al consumo di pannolini sono state create valide alternative ecologiche. Queste uniscono il bisogno di un dispositivo pratico, igienico ed ergonomico per la cura del proprio bambino, con la necessità di limitare gli sprechi. Oltretutto, ciò genera un risparmio di denaro notevole per le famiglie. La prima versione è quella dei pannolini lavabili: tanti brand oggi sono impegnati nella ricerca delle migliori soluzioni per migliorarne la tenuta e l’assorbenza. Ci sono poi i pannolini biodegradabili, che sostituiscono ai materiali plastici dei prodotti tradizionali le fibre naturali come l’amido di mais e il Mater B, da smaltire poi con i rifiuti compostabili. Oltre a fare bene all’ambiente, questi presidi fanno bene anche ai bambini, perché vantano una traspirabilità che, in molti casi, i pannolini comuni non riescono a garantire.

Prodotti ipoallergenici

La pelle dei neonati è molto delicata ed è per questa ragione che, anche nella scelta dei pannolini, sono necessarie alcune accortezze. Dal momento che il piccolo passa gran parte del suo tempo con indosso il pannolino, poi, assicurarsi che quest’ultimo sia sicuro per la sua salute diventa una questione ancora più importante. L’igiene quotidiana è alla base della cura del bebè: scegliendo detergenti, creme e prodotti ipoallergenici e senza profumi, si può limitare notevolmente il rischio di dermatiti. Per tutte le mamme e i papà attenti a queste questioni, Babygella ha la soluzione perfetta: la pasta protettiva con ossido di zinco, da utilizzare durante il cambio, svolge un’azione protettiva, lenitiva, nutriente e idratante per la pelle. Grazie al complesso prebiotico ed ingredienti naturali, questa emulsione è un toccasana anche per la cute più sensibile e soggetta ad irritazioni.

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