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Ci mancava lo sfogo da calore

Quest’estate non è stata un granché per me anche perché funestata da uno sfogo da calore – pare – che mi ha rovinato la pelle e l’umore.

Non ho una pelle sensibile, anzi, più un carapace che un’epidermide. No, scherzo, però non sono particolarmente sensibile.

Pur essendo bionda, non sono poi così delicata. Nonostante ciò mi spalmo sempre di protezione solare adeguata in modo ripetuto e corretto. Ci sto attenta, sia per il rischio melanomi che per la certezza rughe. Non ho mai sofferto di brufoli, eritemi, sfoghi, dermatiti.

Eppure c’è sempre una prima volta e la prima volta per me è stata il giorno 11 agosto quando mi sono lentamente vista le gambe e le braccia ricoperte di pruriginosi puntini rossi. All’inizio pensavo che fosse una puntura di insetto ma quando ho visto la vicenda che si estendeva anche alle gambe ho capito che si trattava di altro. Non avendo cambiato nulla nell’alimentazione e non essendomi esposta al sole, mi sono decisa ad andare dalla guardia medica che ha emesso un verdetto di “sfogo da calore” prescrivendomi 7 giorni di Bentelan e di Zirtec, cioè cortisone e antistaminico.

Beh, non ho visto alcun beneficio per una settimana abbondante, ho cominciato a vedere qualche miglioramento a cura finita e spalmo spasmodico di crema alla calendula, nello specifico il Calendumed della Loacker che ha finalmente lenito il prurito e fatto quasi sparire i puntini rossi.

Ovviamente quindi una vacanza senza sole, senza mare, senza piscina, senza spiaggia: una goduria vero?

Capirete perché quindi sono contenta che stia per finire….

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Botta con livido al pisellino