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Dermatite e intolleranze nei bambini


Molti piccoli soffrono di dermatiti: atopiche, croniche, occasionali. Le cause, come ci dicono i pediatri, possono essere infinite ma un buon punto di partenza può essere quello di una riflessione sulla loro alimentazione. Ovviamente parliamo di bimbi già svezzati 🙂

Ogni tanto a Davide spuntano foruncolini o piccole escoriazioni dove la pelle si squama.

Accade raramente – di solito ha una pelle di albicocca, beato lui! – e io subito lo imputo a quelle schifezze che gli danno da mangiare all’asilo. Dal fritto dei bastoncini findus ai conservanti del prosciutto cotto. Ovviamente nel giro di un paio di giorni sparisce tutto da solo.

Tuttavia in altri casi ci sono foruncolini, piccole eruzioni, desquamazione della pelle, arrossamenti, puntini che impensieriscono noi mamme e che sembrano non andare via con niente.

Prima di spendere capitali in creme o peggio in medicinali, riflettiamo un momento sull’alimentazione dei piccoli. Ci sono infatti alimenti che proprio per loro natura causano allergie o intolleranze e quindi disagi più o meno grandi che possono andare da alterazioni della pelle, a difficoltà a digerire piuttosto che ad andare in bagno o addirittura dormire.

Gli alimenti che possono, diciamo così, irritare periodicamente il nostro organismo sono:

SOLANACEE (patate, pomodori, peperoni, melanzane)
LATTE E LATTICINI di mucca
CARNE DI MANZO (il vitello sarebbe proprio meglio non darglielo MAI)
LIEVITI FRESCHI E ARTIFICIALI
GLUTINE (pasta di grano, pane, farina di grano)

Attenzione però. Se scoprite che la situazione migliora eliminando un gruppo di alimenti per un periodo dall’alimentazione del vostro piccolo, non è detto che non debba mangiarlo più per tutta la vita. Basta in genere un periodo di disintossicazione e poi si possono gradatamente re-inserire gli alimenti.

Ne approfitto per farvi una ramanzina, abbiate pazienza 🙂

Spesso le intolleranze e molte dermatiti e allergie sono causate da uno svezzamento troppo precoce. Quindi cerchiamo di non avere fretta e aspettiamo che i piccoli siano pronti. Ma di questo parleremo un’altra volta. Ok?

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