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La varicella nei bambini: incubazione, contagio, prurito e guarigione


All’asilo è scoppiata una vera e propria epidemia di varicella. Come capire se è proprio varicella? Quali i sintomi? Come si cura? Quando possono tornare a scuola i bambini?

Vi ricordate che un paio di settimane ero preoccupata perché Davide non mangiava? Beh, ecco spiegato il mistero: covava la varicella.

Incredibile come i bambini abbiano un loro barometro interiore che dà a noi mamme dei segnali precisi. Già, peccato che io non abbia riconosciuto quello che mi mandava mio figlio. 🙂

Fatto è che giovedì sera, mentre lo spogliavo per il bagnetto, ho riconosciuto subito le prime pustoline.

Sono come punturine di zanzara, rosa più intenso. Iniziano dal viso, a volte addirittura da sotto i capelli, per poi espandersi al collo, al petto, al pancino, alla schiena, alle gambe e addirittura a mani e piedi. Nel caso di Davide pure sulla lingua, dentro il naso e sul pisellino!
In un primo momento ho pensato a uno sfogo causato da quelle schifezze che gli propinano all’asilo (bastoncini findus e lasagne precotte in testa) ma, visto il cospicuo numero di casi di varicella in classe sua, ho capito subito.
E infatti il giorno dopo i brufoletti sono diventati più grossi e rossi, con la capocchia giallastra, causata da una mini vescicola di pus. Sembrano – scusate lo schifo – i brufoloni di un 14enne in picco ormonale pieni di grasso; solo che il giallo qui è pus. E si sono estesi a tutto il corpo.
Il decorso è semplice: in 24 ore i brufoloni scoppiano e si forma una crosticina che, a sua volta, si secca dopo pochissimo, cade e si guarisce.
Noi siamo stati fortunati perché nonostante l’estensione dell’esantema (si chiamano così i brufoletti), Davide non ha avuto alcun disturbo: niente febbre, niente raffreddore, niente tosse, niente mal di testa, niente inappetenza (anzi!), niente affaticamento. Siamo in casa da venerdì e quello mangia e dorme e gioca che è uno spasso. Vispo, allegro, iperdinamico. Anzi, domenica siamo pure andati dai nonni!

Devo dire che è stato BRAVISSIMO a non grattarsi. Infatti è molto importante che non si grattino i piccoli per due motivi: 1) possono rimanere delle mini-cicatrici (e pazienza) e 2) il liquido che fuoriesce contagia la pelle vicina causando nuove eruzioni e quindi la malattia invece di durare 4-5 giorni ne dura anche 21. Uno strazio.

Se la varicella è quindi facilmente individuata da voi (brufoletti dalla faccia in giù che si trasformano in vescicole e poi in crostine) e il piccolo non ha disturbi, come nel mio caso, non fate neanche la fatica di portarlo dal pediatra. Io non le ho nemmeno telefonato.

Se invece i piccoli hanno febbre alta (sopra 38.5), forte prurito (li vedete grattarsi), mal di testa, inappetenza/vomito/diarrea telefonate PRIMA di portarli perché di questa stagione un colpo di freddo o una sudata fuori ordinanza potrebbero peggiorare le cose.
Non ci sono farmaci contro la varicella.
Il pediatra vi darà la solita tachipirina per abbassare la febbre ed eventualmente un leggero antistaminico specifico per bambini per alleviare il prurito. A volte prescrivono – se le mamme sono particolarmente ansiose – un talco liquido (non il vecchio mentolato in polvere che ostruisce le vescicole e allunga la guarigione).

In ogni caso, usiamo il buon senso: niente bagni né docce altrimenti ste crosticine non si asciugano più.

Purtroppo però i piccoli devono stare a casa da scuola anche se in realtà il momento in cui sono contagiosi risale a una settimana PRIMA della comparsa delle macchioline. E infatti la legge italiana prescrive che i bambini siano riammessi a scuola 7 giorni dopo la comparsa delle macchioline. Li teniamo a casa più per rispetto degli altri bimbi e delle altre mamme che vanno in sbatti a vedere facce pustolose e piene di croste. In effetti, non un bel vedere.

Ieri ho incontrato la mamma di un compagno di Davide (anche lui a casa con la varicella, ve l’ho detto: è un’epidemia) che mi ha detto che ha ordinato in farmacia dei farmaci omeopatici per alleviare la varicella Lei non si ricordava il nome. Qualcuna ne sa qualcosa? Adesso mi informo anche io.

Morale: niente panico né ansia, anche se abbiamo bimbi piccoli piccoli. Ok? Domande?

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