Nidi e asili sono partiti e molte mamme sono alle prese con l’inserimento. Le lacrime – dicono le puericultrici – sono normali perché è il primo vero distacco dalla mamma. Sì, normali… Ma fino a quando?
Davide ha iniziato il nido. Ha 25 mesi per cui mi sembrava, nonostante le teorie di Vittorino Andreoli – pronto per il nido. Socievole, molto flessibile, adattabile a ogni situazione, mangia e dorme ovunque e con chiunque, insomma mi pareva il momento giusto.
Al primo giorno si apre la porta e sembra spalancarsi un girone infernale. Quello dei bambini piangenti.
Davide non fa una piega, guarda con superiorità i marmocchietti in lacrime e si tuffa nel bidone delle macchinine. Così per quattro giorni. L’unico bimbo a rimanere da solo per due ore e mezza fin dal primo giorno. Quando lo vado a prendere è felice e tranquillo.
Tutto questo fino a venerdì mattina. Si è scatenato l’inferno. Già ha iniziato al mattino “Oggi bimbi no, oggi Dadi casa mamma”. Quando siamo arrivati lì è scoppiato in un pianto dirotto e sconsolato, con le lacrimone rotonde che rotolavano sul suo faccino. Una scena molto insolita per lui che mi ha scioccato, devo essere onesta. Davide non ha mai pianto senza un vero motivo e quindi non sono abituata a vederlo così disperato. Le puericultrici dicono di salutarlo e andare. Obbedisco.
Quando vado a prenderlo dopo due ore e mezza, sento le urla dal fondo del corridoio. Lo trovo con la faccia gonfia di lacrime, tutto rosso, aggrappato alla ringhierina vicino alla porta di uscita che urla “mamma mamma”. Mi hanno detto che è stato così praticamente tutto il tempo. Io però sono ancora forte e mi dico che è normale e passerà.
Stamattina stessa scena. Solo che ha iniziato a piangere e aggrapparsi modello koala quando siamo usciti di casa. Pianti, lacrime, strilli, mamma ti prego, insomma. L’ho lasciatop di nuovo piangente e disperato. Sono rimasta fuori dalla porta dieci minuti e lui suonava inconsolabile. Poi, siccome stavo mettendomi a piangere pure io, mi sono allontanata.
Mi hanno detto però che poi si è calmato e ha giocato sereno con gli altri.
Morale: fino a quanto è giusto far piangere i bambini? Ci sono bambini che piangono tutte le volte? E per quanto tempo? Ma questi piccoli/grandi traumi siamo proprio certe che siano salutari e formativi? AIUTO