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Togliere il pannolino in estate: cosa fare e cosa no

Togliere il pannolino è un traguardo che, presto o tardi, è obbligatorio raggiungere per tutti i neonati. Nonostante infatti la mutandina assorbente sia un valido alleato durante la crescita, arriva un certo punto in cui i bambini devono essere responsabilizzati e guidati nel controllo dei propri bisogni corporali.
Gli esperti hanno più volte ribadito che non esiste un’età precisa per decidere di togliere il pannolino al proprio infante: ogni bimbo ha infatti i suoi tempi che vanno rispettati. I pediatri concordano però su una cosa: la stagione migliore per operare questa scelta è l’estate poiché, specie se si è in vacanza al mare, il bambino si sente più libero.
Ma cosa fare per togliere il pannolino? E cosa invece è meglio evitare? Scopriamolo insieme 🙂

Come capire se è il momento di togliere il pannolino

Statisticamente, i bambini che hanno raggiunto i 3 anni, sembrano essere pronti a dire addio al pannolino. Ai genitori spetta il compito di cogliere eventuali segnali che portano l’infante a voler imparare a usare il wc. La prima cosa da fare è quindi stare attenti alle avvisaglie dei propri figli. Se il bimbo comincia a dimostrarsi curioso nei confronti dei genitori o dei fratelli mentre questi sono seduti sul water, è probabilmente arrivato il momento di indirizzarlo verso la scelta di togliere il pannolino. Va da sé che, prima di affrontare la scalata al WC, i bambini devono essere istruiti all’espletamento dei proprio bisogni fisiologici nei vasini. La seconda cosa a cui un genitore deve fare attenzione è la ”consistenza” del pannolino: se infatti questo rimane asciutto durante il giorno o durante la notte, vuol dire che il bambino sta già iniziando a padroneggiare le sue funzioni corporali. Terzo fattore importante è l’ascolto: se il bambino comincia a chiedere insistentemente di usare il WC, ai genitori non resta che assecondare il suo volere.

Cosa fare

Dopo aver appurato che il bambino è pronto per togliere il pannolino, ci sono diversi step che si possono affrontare insieme.
  1. Preparare il bambino al grande evento coinvolgendolo nello shopping degli indumenti intimi che più gli piacciono
  2. Mettere in bagno uno sgabello/un vasino/un riduttore del WC
  3. Stimolare la curiosità del bambino lasciando in bagno dei giocattoli o dei libri che sa che può trovare solo lì; in questo modo sarà maggiormente attratto dall’uso del gabinetto e non la considererà una cosa noiosa
  4. Portare il bimbo in bagno con una cadenza regolare, esortandolo con espressioni del tipo ”Andiamo a fare la pipì!”
  5. Fare i complimenti al bambino ogni volta che riesce a usare il bagno; in questo modo si sentirà gratificato e ci andrà più volentieri
  6. Se il bimbo non dovesse riuscire a usare il gabinetto o i suoi surrogati, il genitore deve confortarlo e non umiliarlo
  7. Festeggiare le prime notti senza pannolino: in questo modo il bimbo si sentirà motivato dal traguardo raggiunto

Cosa non fare

Di fianco alla lista dei comportamenti utili alla scelta di togliere il pannolino, se ne colloca un’altra che racchiude ciò che è meglio evitare di fare in questo caso.
  1. Far sparire il pannolino da un momento all’altro. Se il bimbo non viene accompagnato nella scelta di togliere il pannolino ma questa decisione agli viene imposta, potrebbe rimanerne traumatizzato. Molti piccoli, a cui il pannolino viene ”strappato via”, tendono infatti a non scaricarsi più per diverso tempo, temendo di non essere in grado di espletare le proprie funzioni corporali senza l’ausilio delle mutandine assorbenti
  2. Prendere in giro il bambino che ancora decide di tenere il pannolino. Umiliare il proprio figlio infatti non serve a fargli prendere una decisione così importante, anzi, lo scoraggia ancora di più
  3. Non togliere il pannolino in concomitanza con altri eventi importanti come la nascita di un fratellino/sorellina, l’inizio dell’asilo o della materna
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