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Biberon senza BPA. Dove li troviamo?

Avete  mai sentito parlare del Bisfenolo (BPA)? Si tratta di una sostanza chimica che viene utilizzata nelle resine plastiche, ad esempio negli oggetti di policarbonato, e che – manco a dirlo – è ultranociva. Bandita da molti altri stati, da noi ancora non lo era.

Fino a quando ci si è accorti che si trova anche nei biberon….

 

Nel suo ultimo parere sulla pericolosità del Bisfenolo A (BPA), l’Efsa (cioè l’agenzia europea per il cibo e la salute)  ha confermato la dose tollerabile giornaliera a 0,05 mg/kg di peso corporeo.

Il problema principale, legato alla pericolosità di questa sostanza, riguarda i biberon per bambini che contengono il BPA. Sono già tanti, infatti, i Paesi che hanno messo al bando i biberon al BPA, a cominciare dal Canada, passando per la Danimarca e gli Stati Uniti e, per ultima la Francia.

I danni che procura il BPA, e nemmeno tanto alla lunga, riguardano difetti neurologici, diabete, cancro al seno e alla prostata e problemi cardiologici. Insomma, robetta da niente.

In Italia il BPA non è ancora stato messo al bando, ma la buona notizia è che molti produttori hanno eliminato la sostanza dai biberon. Ce ne accorgiamop perché sulla confezione appare la scritta:

“BPA free” (oppure BPA 0%). Attualmente sono 11 le marche di biberon senza BPA, come emerge da una ricerca condotta da BabyGreen, che ha pubblicato sul suo sito la guida ai biberon BPA free.

Ecco alcuni esempi: a febbraio 2010 l’Avent ha totalmente eliminato i biberon con bisfenolo (è possibile, quindi, che nei negozi si trovino biberon al bisfenolo, della vecchia linea); la Chicco, ha messo sul mercato solo alcune linee di biberon BPA 0%: Evolution, Natur Glass e Benessere.

Ve lo dico, sappiatevi regolare.

 

 

 

 

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