in

Le voglie in gravidanza

Capita in gravidanza che si abbiano dei desideri di cibo spasmodici e irrefrenabili. Soddisfarli è un problema dei futuri papà ma è vero che la nostra insana “voglia” può incidere sulla pelle dei nostri piccoli?

Una nuova teoria sostiene che i desideri di cibi e sapori particolari durante i nove mesi della gestazione possano influenzare la pelle del nascituro.

Una roba che sostenevano le nostre nonne e che abbiamo tacciato per anni di insensatezza. Possibile che ancora una volta invevce la vecchia saggezza popolare abbia ragione?

 Riporto una testimonianza vera:

Adele F. di Gemona del Friuli (UD) racconta che “Per tutti i nove mesi e mezzo della gestazione avevo un desiderio di cioccolata che davo le testate nei muri“.

Adele (1.72 x 47 chili a inizio gravidanza, uno stecco) ha messo su la bellezza di 25 chili. Non tutti a suon di cioccolata ma quasi. Com’è come non è, la sua piccola è nata con una bella macchiona marrone cioccolata sulla gamba destra. Ma sono molti racconti simili a quello di Adele.

Un recente articolo pubblicato sulla rivista “Io & Il mio Bambino” sostiene che la storia delle voglie in gravidanza è una leggenda metropolitana e che i desideri alimentari della madre non hanno alcuna influenza sul bambino, men che meno sulla sua pelle. Tuttavia sono molti i casi dove i desideri culinari della futura mamma si riflettono nei gusti culinari del piccolo. E quindi mamme che vivevano di cibo cinese hanno avuto pargoli amanti dei sapori forti e salati e mamme che passavano i pomeriggi in pasticceria hanno bimbi amanti di biscotti e torte.

Posto che in gravidanza si dovrebbe seguire un’alimentazione bilanciata e non scofanare porcherie, voi che ne dite?
 

La prolattina è alta?

Aumentiamo le difese immunitarie