Divertente come il Corriere pubblichi il venerdì un articolo “positivo” sulla gestione illuminata per il prossimo anno del cibo che mangeranno i nostri bambini e il giorno dopo, su Io Donna, appaia un servizio di denuncia proprio sulle porcherie della Milano Ristorazione….
Lo sapete, il tema mi è caro. Anche perché sono una delle famose mamme indignate, membro delegato per la commissione mensa che in 2 anni quasi 3 di materna ancora NON È RIUSCITA a mettere piede nelle cucine del servizio, come peraltro mi era stato richiesto ma sempre negato.
Allora, venerdì 22 leggo sul Corriere online un’intervista al nuovo dirigente Predolin della Milano Ristorazione dove sembrano palesarsi rosei scenari per i palati dei nostri piccoli. Davide frequenta un asilo della zona di ristorazione 2 (non so come sia divisa la città) e ste frittate con le verdure gliele hanno propinate davvero. Ovviamente nessuno le ha toccate e sono andate tutte buttate. È vero: i bambini dicono che sono spugna e non sanno di niente e oltrettuto i carciofi dentro sono tutti “filacciosi” e loro non riescono a masticarli. L’intervista però lascia ben sperare sulla composizione dei menù e l’attenzione alla filiera corta anche se io continuo a non essere d’accordo sul considerare un pasto bilanciato il fatto che si abbinino prosciutto cotto e patate (senza verdura) oppure pizza con gelato o quel tripudio di bastoncini findus e cotolette fritte chissà come.
La buona notizia è che veramente adesso la frutta viene data a inizio pasto, in modo che i bambini affamati la divorino. E infatti tutti la mangiano adesso.
Stamattina trovo finalmente dieci minuti di tempo per leggere Io Donna (un estratto QUI) e leggo un servizio dove invece la situazione delle mense asilo italiane si presenta in maniera molto difforme, con casi di eccellenza (Emilia Romagna, PIemonte e Toscana) e casi disgraziati… come a Milano. L’analisi sembra ben documentata anche se chi scrive evidentemente non ha figli che frequentano le scuole milanesi. Nell’asilo di Davide quello che viene qui dichiarato come “previsto” è già in atto decisamente e con risultati terribili. La giornalista ha perso completamente il focus della vicenda perché sottolinea (e titola così il servizio!) che grazie alle mense delle scuole in Italia (soprattutto nel Nord Ovest) l’obesità è scarsa.
Ma certo che è scarsa! Ma non perché l’alimentazione sia equilibrata, bilanciata e di buona qualità ma semplicemente perché i bambini NON MANGIANO!!!!!
Cari giornalisti del Corriere, venite ai giardinetti di viale Teodorico alle 16.30 e vedrete coi vostri occhi come i bambini che escono dai due asili presenti (serviti dalla Milano Ristorazione) SBRANINO letteralmente le merende portate dalle mamme.
Ma secondo voi è normale che un bambino che in teoria ha fatto un pasto completo 4 ore prima, si trifoli un grosso panino con burro e marmellata, una barretta di cereali, si beva mezzo litro di acqua o di succo e magari dopo riesca a mangiare una brioche o due focaccine e poi sedersi a cena alle 19.30 e mangiarsi serenamente tutto compreso frutta e budino?
E il mio esempio è vivo e reale perché quando Davide frequenta d’estate l’asilo di Stresa (VB) dove cucina con amore la dolce Anna - lo so, lo so, sono realtà piccole bla bla bla – Davide a merenda mangia solo della frutta o al massimo un budinetto?