I bambini vanno protetti dal sole il più possibile. La cosa riguarda anche noi adulti ma soprattutto la pelle delicatissima dei più piccini va spalmata con prodotti ad alta, altissima protezione. Ma avete letto che cosa c’è negli ingredienti?
Dunque, che la pelle nivea dei piccoli vada super-protetta quando si va al mare, in montagna e in occasione di ogni anche minima esposizione solare lo sappiamo tutte. E lo facciamo anche, nonostante loro cerchino di sgusciare via tipo anguilla.
Oggi però, mentre preparo la borsa per la nostra settimana di mare, mi salta l’uzzolo di leggere il contenuto del solare che ho preso per Davide. Protezione +50 recita, € 19 per 125 ml di prodotto. E non è uno dei più cari.
Leggo e mi vengono i brividi. A parte la serqua infinita di parabeni (conservanti la cui tossicità è oggetto di studio da anni ma non ancora dimostrata, anche se esistono molte contestazioni sull’argomento), mi salta all’occhio il pentasodiumethilene e il tetrametilene solfonato. Due nomi irripetibili e messi al bando in più di un paese.
Come mai per la pelle del mio bambino, che dovrebbe essere protetta il più possibile mi costringono a metterci sopra queste sostanze?
Ma non esistono prodotti più naturali e meno tossici per la proteggerci dal sole? Ad esempio solari omeopatici o un po’ più naturali? Tra l’altro, visto che i solari si buttano ogni anno, che bisogno c’è di metterci dentro tanti conservanti?
Voi che ne dite? Qualche consiglio prezioso?