Le scuole elementari propongono una quantità davvero sorprendente di corsi dopo scuola sportivi, creativi ecc. La confusione regna sovrana e le domande sono due: le attività post-scuola sono un peso inutile o un necessario sfogo? E poi… qual’è quella adatta al nostro piccolo?
Mi sono appena ripresa dalla decisione della scelta scolastica e dall’accettazione del metodo globale utilizzato che già mi tartassano per la scelta delle attività post-scolastiche a cui iscrivere i nostri cuccioli. Non sono e non voglio diventare una madre oppressiva con la mania di un figlio iperprestante. Sia chiaro che non è scritto nella Bibbia che i nostri figli debbano PER FORZA fare qualcosa. Io non facevo niente in prima elementare e non mi pare di essere cresciuta male.
Tuttavia è chiaro e manifesto che è vero che i bimbi sono più stanchi di quando andavano all’asilo ma è anche vero che dopo 8 ore di scuola questi hanno bisogno di distrarsi e di sfogarsi. E non basta correre e giocare al parchetto? Boh, forse dipende da bimbo a bimbo.
Io ho deciso di seguire le richieste di Davide: ormai ha sei anni e può capire che cosa desidera fare no? Lui mi ha chiesto di essere iscritto al corso di musical (canto, ballo e recitazione, vi saprò dire come andrà la prima prova!). Tuttavia, visto che a noi sembrava importante che iniziasse uno sport, è stato iscritto – uso apposta la forma impersonale – a calcio, insieme a tutti i suoi 5 amichetti del cuore.
Adesso però, all’avvicinarsi del giorno di inizio del calcio, viene fuori che lui non ci vuole andare, che vuole fare Kung Fu o Karate o Judo. Credo che l’influenza sia data dal film del momento, e cioè Kung Fu Panda 2, anche se sta storia delle arti marziali era venuta fuori già altre volte. Che fare quindi?