Domenica mattina la pagina facebook era piena di commenti di mamme disperate, prossime allo strangolamento dei figli, perché si erano svegliati tutti alle 6. Tranne il mio che ha aperto gli occhi tranquillo alle 9 e un quarto (le dieci per il suo orologio biologico). Al di là dei disagi e delle risate, il cambio d’ora è un piccolo jet lag per i nostri bambini che possiamo gestire al meglio. Ecco come.
I bambini, lo sappiamo, sono molto abitudinari negli orari dei pasti e del sonno. Non solo i piccolini ma anche gli adolescenti di 13-14 anni. Un’ora sembra poco a noi ma a loro può creare qualche disagio. Pensate, ho letto un comunicato stampa dove si diceva che in questo weekend un bambino su due ha accusato disturbi. Disturbi vuole dire non solo svegliarsi un’ora prima del previsto ma inappetenza, irritabilità, fastidio generale. Pazzesco, no?
Certo non siamo qui a dare la melatonina (per quanto indicata) ai bambini per il giro dell’orologio, tuttavia cerchiamo di assecondare questo disagio e cerchiamo di minimizzarlo magari mandandoli a letto mezz’oretta dopo e anticipando poi, di giorno in giorno, all’ora solita. Si adatterà meglio.
Cerchiamo di dar loro prima la cena poiché, anticipando la digestione, verrà loro sonno prima. Inoltre possiamo dar loro una mano anche con l’alimentazione: una dieta TEMPORANEAMENTE ricca di carboidrati (pasta, riso) e verdure a foglia larga (cavolfiori, verze, spinaci, coste, lattuga) favorirà un bel sonno.
Ne riparliamo tra sei mesi….