Gli esperti non si stancano mai di ripetere che l’unica pandemia del ventunesimo secolo non è il COVID-19 ma l’Obesità infantile. Un altro che spaventa ancora di più e che, inoltre, può avere conseguenze peggiori a lungo termine. Questa è l’obesità infantile, che anno dopo anno non smette di raccogliere cifre alla dimissione.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa malattia colpisce 340 milioni di bambini in tutto il mondo. Per la prima volta nella storia, i numeri sono più alti della carestia, secondo le Nazioni Unite.
In particolare, la Spagna guida, insieme a Italia e Grecia, la classifica dei paesi europei con livelli più elevati di obesità infantile: oltre un terzo dei bambini e degli adolescenti in Spagna è in sovrappeso o obeso (34,9% del totale).
“L’obesità è una pandemia che colpisce tutti i paesi, tutte le età e tutti i gruppi sociali, tuttavia, inizia sempre più in giovane età, il che rappresenta un rischio significativo per la salute del bambino e questo quando è adulto”, ha spiegato la dott.ssa Rosaura Leis Trabazo, coordinatrice del Comitato per la nutrizione e l’allattamento al seno dell’AEP.
Queste cifre allarmanti non fanno che aumentare la necessità di inculcare emigliorare misure che aiutino a prevenire il loro aumento e, al contrario, possano essere ridotte nei prossimi anni. Sapendo questo, l’Associazione spagnola di pediatria è stata l’ultima a mettere il grido nel cielo e pubblicare una serie di “istruzioni” o “ricette” che dovrebbero tenere conto delle autorità, dell’istruzione e anche delle famiglie.
Come porre fine all’obesità infantile?
Il governo spagnolo ha recentemente presentato il Piano strategico nazionale per la riduzione dell’obesità infantile (2022-2030), che propone di ridurre le cifre di questa malattia del 25% nei prossimi 10 anni. L’Associazione spagnola di pediatria, tra le altre istituzioni e società scientifiche nel campo della salute, ha partecipato alla preparazione di questo piano, in cui sono state proposte diverse linee d’azione.
Le più importanti proposte dall’ASP sono:
- Generare un sistema sociale che promuova l’attività fisica e un’alimentazione sana
- Promuovere il benessere emotivo e il riposo
- Rafforzare il sistema pubblico per promuovere stili di vita sani
- Garantire la protezione della salute dei bambini
- Creare un cambiamento culturale verso stili di vita sani
Sebbene questi siano, senza dubbio, gli obiettivi finali che aiuteranno a sradicare questa malattia infantile, la verità è che alcune azioni devono essere eseguite, dal campo sanitario, educativo e familiare, al fine di raggiungere l’obiettivo. Questi includono:
- Aumentare il tempo di attività fisica a scuola
- Aumentare l’offerta di strutture sportive sicure e attività svolte in essi al di fuori dell’orario scolastico e nei fine settimana
- Incoraggiare le attività sportive in famiglia
- Sensibilizzare genitori e figli sull’importanza della routine quotidiana dell’esercizio fisico
- Sapendo che lo stile di vita sedentario è una delle ragioni principali dell’obesità, propongono di sviluppare linee guida per l’uso sano delle nuove tecnologie basate su prove e diffonderle.