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Niente frequenza in presenza per i key workers: la possibilità è durata un weekend

Niente frequenza in presenza per i key workers, la possibilità che era palesata venerdì è durata un weekend, giusto il tempo di organizzarsi per i genitori che nuovamente rimangono a bocca asciutta. Dopo la decisione del Presidente della regione Attilio Fontana di giovedì pomeriggio scorso, poi confermata nella giornata di venerdì dal Governo, tutte le scuole di ordine e grado sono state chiuse.
A parte i nidi. Si ritorna in Dad quindi, ma non sono tutte rose e fiori e non lo sono mai state.

Niente frequenza in presenza per i key workers: la possibilità è durata un weekend

Sarà “garantita anche la frequenza scolastica in presenza degli alunni e studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione” avevano scritto in una nota il 4 marzo dal Ministero dell’Istruzione.
Venerdì era così palesata la possibilità di far frequentare in presenza i figli di quei genitori che corrispondevano a determinate professioni, i lavoratori essenziali. La questione però era ancora abbastanza abbozzata ed è durata il tempo di un weekend. “Sulla possibilità per i figli dei cosiddetti key workers, i lavoratori essenziali, di frequentare in presenza si rendono necessari ulteriori approfondimenti» avevano fatto poi sapere dal Ministero dell’Istruzione.
Così durante il weekend, non avendo linee guida chiare e univoche, ogni istituto aveva iniziato a creare le proprie linee. Decidendo in modo arbitrale quali figli di quali categorie potessero riprendere le lezioni in presenza. Ma il tutto rischiava di creare più problemi che altro, con disparità tra istituti e istituti. Ed infatti ecco la decisione definitiva che ha raggiunto le scuole nella serata di domenica. I figli di queste categorie non potranno fare didattica in presenza nelle zone arancioni scuro, come in quelle rosse. Niente possibilità di appello e un’altra occasione sfumata. Resta confermata la decisione delle lezioni in presenza per i ragazzi con bisogni educativi speciali e con disabilità.